Provincia Alzheimer

Sinossi

Il film viene dedicato alle cinque persone, “protagonisti indiretti”, che hanno contratto la malattia: “Liliana, Dante, Alessandro, Fulvia, Adriana”, segue una didascalia scorrevole che dà un panorama generale, non uniforme, a livello nazionale sul fronte socio assistenziale per la malattia di Alzheimer. La prima testimonianza raccolta è quella di una donna di Tivoli che ci racconta la sua esperienza assistenziale nei confronti della madre, durata cinque anni. Due cartelli introducono il tema centrale del documentario: “Quelle che seguiranno sono storie diverse con alcuni punti in comune. Testimonianze di familiari raccolte nel territorio della Marsica”. La testimonianza di Stefano, che ci introduce nella particolare realtà della Marsica, ripercorre fatti e sentimenti salienti durante il periodo dell’evoluzione della malattia di suo padre Dante, sottolineando la particolare trasformazione della personalità. L’intervento di un medico di Base di Avezzano ci da un quadro generale sulle difficoltà degli stessi medici di medicina generale per una adeguata “diagnosi precoce”, necessaria ad una dignitosa gestione del malato di Alzheimer. Ci fornisce anche un panorama abbastanza desolante sul fronte socio-assistenziale riferito al territorio in oggetto. Le tre testimonianze, di Antonella, Annalisa e Luigi, che completano il percorso, ci forniscono quegli elementi per comprendere meglio i sintomi della malattia, che esordisce sempre in maniera subdola, senza manifestarsi palesemente nei primi anni del suo insorgere. Questi racconti ci danno anche un’idea della difficoltà assistenziale a cui va incontro il familiare di un malato di alzheimer a fronte di una palese latitanza istituzionale. Segue l’intervista alla responsabile del centro U.V.A. operante sul territorio della Marsica. Chiudono le testimonianze del presidente di una associazione abruzzese che si occupa di alzheimer e del responsabile di un centro diurno Alzheimer in provincia di Chieti.

 

Ho notato con profonda amarezza, durante l’esordio della malattia di mia madre, la grande disinformazione su questa realtà. Ho sentito, allora, il bisogno di una maggiore visibilità dello stato in cui si trovano molte delle famiglie di malati di Alzheimer, che è di notevole solitudine ed abbandono istituzionale. In Abruzzo, ancora oggi, non c'è neanche l’impostazione di una rete dei servizi per il malato di Alzheimer.

Mai come in questo caso è indispensabile rompere quel muro di silenzio che rallenta il necessario processo di presa di coscienza dell’opinione pubblica, poiché i maggiori successi di contenimento del decadimento cognitivo si hanno durante l’esordio della malattia, ma le persone non hanno coscienza di ciò, per tanto si arriva ad una diagnosi di Alzheimer quando la malattia è già in corso da diversi anni. Questo è il motivo perché andrebbe fatta una seria campagna informativa “sull’epidemia Alzheimer”.

Carsoli, 15/02/2013       

Luigi Michetti

 

 

Il documentario è stato proiettato:

- per la prima volta durante la I° Manifestazione nella Marsica, in occasione della XII° giornata Mondiale dell'Alzheimer,  sabato 24 Settembre 2005  presso la casa museo Mazzarino di Pescina (AQ).

- giovedì 24 novembre 2005 presso  la sala Teatro Verdi. 58° edizione del Festival Internazionale di Salerno, 21 - 25 novembre 2005.

- martedì 11 luglio 2006 presso la sala Esquilino domani.  I° edizione del Festival del Cinema Libero di Roma, 10-15 luglio 2006.

- II° Manifestazione nella Marsica, in occasione della XIII° Giornata Mondiale dell'Alzheimer, martedì 19 settembre 2006 presso il Castello Orsini Colonna ad Avezzano.

- Durante il Consiglio Provinciale dell'Aquila il 21 settembre 2006

- lunedì 27 novembre 2006 al XIII° Festival del cortometraggio "scrittura e immagine" - MediaMuseum-Pescara

 

PREMI:

“Miglior documentario medio-lungo” al Festival del Cinema Libero di Roma – 1° Edizione, 10-15 luglio 2006.

"Concorso opera letteraria 2006" Alzheimer Uniti Roma. Il premio è stato assegnato: "in riconoscimento delle grandi capacità evocative, informative e di coesione sociale", ricevuto il 20 settembre 2006, a Roma, durante il convegno in Campidoglio, nella sala della Protomoteca, in occasione della XIII° Giornata Mondiale dell'Alzheimer.